Che il modellismo sia caratterizzato da una cura incredibilmente minuziosa dei dettagli non è una novità, si tratta di una peculiarità necessaria per un hobby che gioca tutto su componenti spesso più piccole di un’unghia. Cosa accade però quando un hobbista particolarmente attento ai dettagli si mette dietro l’obiettivo di una reflex armato di pazienza e di una splendida tecnica prospettica?
L’hobbista in questione risponde al nome di Michael Paul Smith, statunitense dall’anima vintage che con un po’ di ingegno è riuscito a creare un mondo tutto suo che fa piombare lo spettatore nei ruggenti anni ’20, negli splendenti anni ’50 e nei favolosi anni ’70.
L’artista lavora ai suoi modellini d’auto d’epoca per mesi e mesi, assemblandole con cura e con una straordinaria attenzione ai dettagli, e una volta ultimate nei più piccoli particolari mette sù delle vere e proprie scenografie di vita quotidiana. A volte ricostruisce egli stesso le case di campagna che serviranno da sfondo per le sue auto ma altre volte Mr. Smith utilizza edifici veri e risiede proprio in questo la parte sorprendente del suo lavoro.
Con regia magistrale e una tecnica prospettica da lasciare senza fiato infatti il fotografo dirige i suoi modellini a regola d’arte riuscendo a far in modo che le casette dal bianco steccato, gli alti alberi che costeggiano i marciapiedi, le insegne delle botteghe e le strade stesse sembrino delle esatte dimensioni delle macchine. Vale a dire che posizionando la macchina fotografica in determinati modi riesce a dare l’idea che le sue macchinine siano delle dimensioni giuste, cioè che siano grandi qualche migliaio di volte di più e che pesino una o due tonnellate di più.
Trucchi del mestiere a parte il risultato è stupefacente, basta dare un’occhiata al profilo Flickr di Smith per rendersi conto di quanto in effetti i suoi scatti abbiano qualcosa di speciale nonostante siano del tutto falsi. Il tutto è ancora più sorprendente se pensiamo che il fotografo lavora esclusivamente senza l’aiuto di Photoshop, ciò che vedete, almeno questa volta, si può toccare.. anche se le dimensioni non sono quelle che ci si aspettano. Ma si sa, le dimensioni non contano.
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